Teatro

Avevo cinque anni quando andavo a vedere insieme ai mei nonni materni commedie teatrali in italiano o vernacolo, ed il cuore mi palpitava forte per la gioia e la potenza interiore che gli attori mi donavano attraverso le loro parole. Così è iniziata la mia passione per il teatro e la recitazione e ho cominciato a mettermi nei panni dei personaggii scrivendo testi teatrali. Poi, sempre più avvolta da questo mare di sensazioni suscitate dall'arte del teatro, ho frequentato diversi corsi intensivi di recitazione soprattutto a Roma, incontrando ottimi maestri che mi hanno insegnato il metodo Strasberg. Ho fatto anche corsi per la recitazione cinematografica, molto più spontanea e scarnita rispetto a quella teatrale. Ed ho recitato per lo più in spettacoli scritti da me. Il teatro è il modo più rapido in cui potermi immedesimare nelle vita di altri, i personaggi, serene o contorte, ma costantemente magiche!

- 2009/2010: Formazione Compagnia teatrale"Luce dell'Arte" - Roma

- 2010: Festival dello spettacolo "Mareart" di Ass. Checosasonolenuvole, Sperlonga (LT) - partecipazione come attrice
- 2010: “Monologo al femminile di un addio” di Maurizio Elli - quarta classificata come attrice alla Corridas romana, locale Re per una notte
- 2010:“Monologo al femminile di un addio” di Maurizio Elli - Regia di Carmela Gabriele - protagonista al Premio “Autori nel cassetto Attori sul comò” , Teatro Lo Spazio di Roma
- 2010:“Torna da tuo padre, Giulia!", Teatro Blu di Genzano (RM) - Regia e Testo di Carmela Gabriele - protagonista
- 2010: "Il grande gioco…" - Regia e Testo di Carmela Gabriele - protagonista alla Rassegna teatrale Short di Movie Machine, Teatro dei Satiri di Roma
- Dal 1996 al 2001: attrice in commedie di laboratori teatrali e scuole

<<Il mio avvicinamento alla scrittura è stato molto precoce – lo ricordo ancora come se fosse ieri – avevo dieci anni e dopo aver finito di fare i compiti, tiravo fuori pazientemente dal mio cassetto segreto un quadernetto, di quelli a righe con la bella copertina disegnata, e scrivevo poco alla volta il mio primo romanzo, “La famiglia Terlizzi” che aveva come protagonista un simpatico medico alle prese con le mille marachelle dei suoi figli. Poi, a sedici anni, ho scritto un altro romanzo, “La storia di Lilly”, in questo caso romanzo impegnato, poiché trattava la tematica della droga, con la protagonista che doveva a tutti i costi salvare il suo ragazzo fino al collo invischiato in questo tunnel; successivamente nacque “Nedda”. Quest’ultimo, rimasto inconcluso, aveva come personaggio portante un’orfana di raro talento letterario, maltrattata dai suoi zii. I miei romanzi dell’infanzia e adolescenza non sono mai stati pubblicati per mia scelta, ma restano un ricordo a cui sono gelosamente legata, il mio primo passo nella vita di altri esseri più o meno tormentati. A diciotto anni, quindi verso la maturità concreta, è iniziato il mio lungo viaggio poetico e poi, poco alla volta nel mondo del teatro con la stesura di testi comici. Il mio desiderio più grande è che i lettori riescano a cogliere dai miei testi l’importanza del vivere appieno questi giorni, non buttandoli via per cose stupide come odio, amor proprio, gelosie e pregiudizi, e guardino tutti con occhi diversi, quelli di chi vive in armonia con la natura e tutti gli altri esseri viventi, trovando la forza di reagire positivamente anche di fronte alle situazioni piu' desolanti. >>

Teatro, che passione!!!

Le mie commedie